
ABSTRACT
Il presente articolo vuole fornire una guida pratica e legale su come tutelarsi dalle recensioni online false o diffamatorie, che possono danneggiare seriamente la reputazione di professionisti e aziende. Dopo aver chiarito quando una recensione può considerarsi illecita, vengono illustrati i principali strumenti giuridici previsti dall’ordinamento italiano.
INTRODUZIONE
Nell’era digitale, la reputazione online rappresenta un asset fondamentale per professionisti, aziende e attività commerciali. Una singola recensione negativa – soprattutto se falsa o diffamatoria – può compromettere la fiducia dei clienti e danneggiare concretamente l’immagine e il fatturato di un’impresa. Ma cosa si può fare, concretamente, quando si è vittime di recensioni ingiuste? Quali strumenti legali sono a disposizione per tutelare il proprio nome?
COMPRENDERE IL PROBLEMA DELLE RECENSIONI FALSE
Le recensioni false possono essere scritte da concorrenti, utenti malintenzionati o persone pagate per danneggiare la tua reputazione. Possono contenere informazioni inesatte, esagerazioni o calunnie. Le recensioni dannose, invece, possono derivare da esperienze negative ma possono essere manipolate per sembrare peggiori di quanto sono realmente.
IMPATTO DELLE RECENSIONI FALSE
Le recensioni false o dannose possono avere vari effetti negativi:
- Perdita di clienti attuali e potenziali
- Riduzione delle entrate
- Diminuzione del morale del personale
- Abbassamento della posizione nei motori di ricerca
IDENTIFICARE LE RECENSIONI FALSE
Per difenderti efficacemente, è cruciale identificare le recensioni false:
- Recensioni generiche: commenti non specifici e vaghi che non forniscono dettagli concreti.
- Recensioni estremamente negative: recensioni che sembrano esagerate rispetto alle esperienze comuni.
- Recensioni di utenti senza storia: profili creati di recente senza altre recensioni.
QUANDO UNA RECENSIONE DIVENTA ILLECITA
Non tutte le recensioni negative sono illegittime. Un utente ha il diritto di esprimere la propria opinione, anche critica, a condizione che essa:
- sia veritiera o comunque riconducibile a un’esperienza reale,
- non contenga offese, insulti o accuse infondate,
- non sia finalizzata a screditare intenzionalmente il soggetto recensito.
Una recensione è considerata illecita quando è:
- falsa (scritta da qualcuno che non ha mai usufruito del servizio),
- diffamatoria (contiene affermazioni gravi e non veritiere, che ledono la reputazione),
- pubblicata in malafede (da concorrenti, ex dipendenti o persone con un interesse diretto a danneggiare).
COSA PREVEDE LA LEGGE
Nel nostro ordinamento, le recensioni false o diffamatorie possono integrare diversi illeciti civili e penali:
- DIFFAMAZIONE (art. 595 c.p.): quando si offende la reputazione altrui comunicando con più persone, anche online.
- CONCORRENZA SLEALE (art. 2598 c.c.): in caso di recensioni denigratorie pubblicate da concorrenti per screditare.
- DANNO ALL’IMMAGINE E ALLA REPUTAZIONE (art. 2043 c.c.): il danneggiato può agire per ottenere un risarcimento.
DIFFAMAZIONE
La diffamazione consiste nel comunicare a più persone, anche attraverso mezzi digitali, informazioni false che danneggiano la reputazione di qualcuno. Può comportare:
- Sanzioni pecuniarie
- Risarcimento dei danni
- In alcuni casi, reclusione
Calunnia
La calunnia, regolata dall’art. 368 del Codice Penale, è un’accusa falsa di un reato. Sebbene meno comune nelle recensioni, può essere rilevante se viene imputato un comportamento criminale falso.
CONCORRENZA SLEALE (ART. 2598 C.C.)
Quando una recensione negativa viene pubblicata non da un cliente insoddisfatto, ma da un concorrente con l’intento di screditare l’attività, si può configurare il reato di concorrenza sleale per denigrazione, ai sensi dell’art. 2598 n. 2 del Codice Civile.
Questo comportamento è vietato dalla legge perché altera il corretto funzionamento del mercato, danneggiando ingiustamente un altro operatore economico. Scrivere recensioni false, offensive o tendenziose per ridurre la credibilità di un concorrente non è solo scorretto dal punto di vista etico, ma anche giuridicamente rilevante. La vittima può agire in giudizio per ottenere la cessazione dell’illecito, la rimozione dei contenuti e il risarcimento dei danni subiti, anche attraverso misure d’urgenza nei casi più gravi.
DANNO ALL’IMMAGINE E ALLA REPUTAZIONE (ART. 2043 C.C.)
Le recensioni false o lesive possono generare un danno ingiusto all’immagine e alla reputazione di un’azienda o di un professionista, soprattutto quando incidono sulla percezione pubblica e sulle relazioni commerciali.
In base all’art. 2043 del Codice Civile, chiunque cagiona ad altri un danno ingiusto è obbligato a risarcirlo. In questo contesto, il soggetto danneggiato può agire in sede civile per richiedere il risarcimento del danno patrimoniale (come la perdita di clienti o calo del fatturato) e non patrimoniale (danno morale e lesione della reputazione).
È fondamentale raccogliere prove concrete del danno subito, anche attraverso consulenze tecniche, per dimostrare il nesso causale tra la recensione e le conseguenze negative subite
PASSI DA SEGUIRE PER DIFENDERSI LEGALMENTE
Se ritieni di essere stato danneggiato da una recensione falsa o lesiva, ecco come procedere:
- DOCUMENTARE LA RECENSIONE
Fai uno screenshot completo della recensione, comprensivo di data, autore e piattaforma. Questo è importante perché i contenuti online possono essere modificati o rimossi.
- SEGNALARE LA RECENSIONE ALLA PIATTAFORMA
La maggior parte dei portali (Google, TripAdvisor, Trustpilot, ecc.) consente di segnalare contenuti inappropriati. Specifica chiaramente perché ritieni la recensione falsa o lesiva. - INVIARE UNA DIFFIDA LEGALE
Con l’aiuto di un avvocato, è possibile inviare una diffida formale all’autore della recensione (se identificabile) o alla piattaforma, chiedendone la rimozione immediata. - AGIRE IN SEDE GIUDIZIARIA
In caso di inadempienza, è possibile: - presentare una denuncia per diffamazione,
- avviare un’azione civile per la rimozione del contenuto e il risarcimento del danno subito.
- VALUTARE L’AZIONE CONTRO IGNOTI
Se non si conosce l’autore, l’avvocato può richiedere alla piattaforma l’identificazione dell’utente tramite l’autorità giudiziaria.
PREVENZIONE E TUTELA CONTINUA
Oltre all’azione reattiva, è consigliabile dotarsi di una strategia di monitoraggio della reputazione online, magari con il supporto di professionisti, per intervenire tempestivamente alla pubblicazione di contenuti dannosi.
PERCHÉ RIVOLGERSI A UN AVVOCATO
Affrontare una recensione falsa o diffamatoria senza l’assistenza di un legale può rivelarsi inefficace o addirittura controproducente.
Un avvocato esperto è in grado di valutare con precisione la gravità della situazione, identificare i profili giuridici rilevanti e proporre la strategia più adeguata: dalla diffida formale alla richiesta di rimozione del contenuto, fino all’eventuale azione legale per il risarcimento del danno.
Inoltre, il supporto legale consente di evitare reazioni impulsive o inappropriate che potrebbero peggiorare il quadro. Intervenire in modo tempestivo, mirato e professionale è spesso la chiave per tutelare efficacemente la propria immagine e ripristinare la fiducia del pubblico.
Difendere la propria reputazione online è un diritto, oltre che una necessità. Se sei stato vittima di recensioni false o diffamatorie, non sottovalutare la situazione: agire in modo tempestivo e con il supporto legale adeguato può fare la differenza. Il nostro studio è al tuo fianco per analizzare il caso, tutelare i tuoi interessi e ripristinare la tua immagine professionale.
CONCLUSIONE
In conclusione, una celebre citazione dell’imprenditore ed economista Warren Buffett offre uno spunto di riflessione sull’importanza di monitorare costantemente la propria reputazione professionale e sull’esigenza di intervenire con consapevolezza e strategia:
“Ci vogliono 20 anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla. Se ci pensi, farai le cose in modo diverso.”
BIBLIOGRAFIA
https://www.gazzettaufficiale.it
Codice Civile Italiano
- Art. 2043 c.c. – “Risarcimento per fatto illecito”: disciplina la responsabilità extracontrattuale e il diritto al risarcimento del danno.
- Art. 2598 c.c. – “Atti di concorrenza sleale”: regola le ipotesi in cui un’impresa adotta comportamenti scorretti verso i concorrenti, incluse la denigrazione e la diffusione di notizie false.
Codice Penale Italiano
- Art. 595 c.p. – “Diffamazione”: punisce chi offende l’altrui reputazione comunicando con più persone, inclusi i mezzi online.
- Art. 368 c.p. – “Calunnia”: punisce chi incolpa falsamente qualcuno di un reato davanti all’autorità (citato solo per distinguere la fattispecie).
Catalina Bargan