ANALISI DELLE NORMATIVE E DELLE LORO IMPLICAZIONI SOCIALI ED ECONOMICHE
ABSTRACT: Il presente articolo analizza il gioco d’azzardo, esaminando il confine tra fortuna e legge, le normative vigenti e le implicazioni sociali ed economiche. Si evidenziano i rischi della dipendenza, l’impatto del gioco digitale, l’importanza di regolamentazioni efficaci per bilanciare benefici economici e tutela sociale.
INTRODUZIONE
Per eccellere nei giochi di competizione, sono fondamentali l’allenamento, le capacità personali e un’adeguata concentrazione. Al contrario, nei giochi di alea, il risultato dipende esclusivamente dal caso, senza alcuna relazione con le abilità o l’impegno del giocatore. La presenza dell’elemento alea è ciò che definisce un gioco d’azzardo, poiché vincite e perdite sono completamente imprevedibili.
Un gioco d’azzardo si identifica in ogni puntata o scommessa, effettuata per sé o per altri, utilizzando denaro o beni materiali, sull’esito di un evento futuro. Tali eventi possono riguardare giochi, competizioni o altre situazioni simili.
In linea generale, qualsiasi attività caratterizzata da un’incertezza sull’esito finale può diventare oggetto di scommesse, rientrando così nella definizione di gioco d’azzardo.
Il termine “azzardo” ha origini etimologiche interessanti: deriva dal francese hasard, che a sua volta proviene dall’arabo az-zahr, termine che significa “dado”. Questo collegamento non è casuale, poiché i dadi erano tra gli strumenti principali utilizzati nei più antichi giochi d’azzardo.
IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: CONFIGURAZIONE E CARATTERISTICHE
Il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) è configurabile come una malattia riconosciuta, definita da specifici criteri clinici: alterazione del normale funzionamento psicofisico con sofferenza del soggetto, causalità legata a fattori interni o esterni, manifestazione di segni e sintomi specifici, e necessità di interventi diagnostici e terapeutici. Esso si distingue da forme non patologiche di gioco e si sviluppa attraverso un’evoluzione che segue tre stadi principali:
- Gioco d’azzardo ricreativo: attività occasionale e non lesiva, caratterizzata da finalità ludiche, spese contenute e assenza di impatti negativi sulla salute psicofisica e sociale.
- Gioco d’azzardo problematico: comportamento reiterato con incremento del tempo e delle risorse investite, che comporta un rischio elevato di evoluzione patologica e pregiudizi sociali ed economici.
- Gioco d’azzardo patologico: configurabile come malattia neuro-psicobiologica con caratteristiche compulsive (craving) e perdita di controllo, comportando gravi ripercussioni finanziarie, relazionali e sociali.
Il GAP si sviluppa in soggetti vulnerabili con alterazioni neuro-funzionali, includendo:
- Sistema di gratificazione: disfunzione del sistema dopaminergico che amplifica la risposta al gioco.
- Controllo degli impulsi: deficit della corteccia prefrontale che compromette la regolazione comportamentale.
- Cognizione distorta: errata percezione delle probabilità di vincita.
- Sintomi sentinella: l’aumento di tempo, risorse dedicate al gioco e difficoltà nell’interruzione dell’attività rappresentano indicatori precoci di rischio, richiedendo un intervento tempestivo per evitare l’evoluzione verso la dipendenza conclamata.
LA STORIA DELLE LEGGI SUL GIOCO D’AZZARDO
Il gioco d’azzardo ha accompagnato l’umanità fin dalle sue origini, diventando non solo una forma di intrattenimento, ma anche una pratica controversa che le autorità hanno costantemente cercato di regolare.
Nell’antica Roma, ad esempio, le leggi erano rigide: il gioco era generalmente proibito, eccetto durante i Saturnali, festività durante le quali venivano temporaneamente sospese molte norme sociali. Nonostante i divieti, il gioco d’azzardo era diffuso in ogni strato della società, tanto che esistevano contratti specifici per il recupero dei debiti legati alle scommesse.
Durante il Medioevo, l’influenza della Chiesa cattolica contribuì a definire il gioco come una pratica immorale, spesso associata al peccato e alla perdizione. Tuttavia, nonostante le condanne ufficiali, il gioco continuò a prosperare, soprattutto nelle taverne e nei mercati, dove trovava spazio lontano dagli occhi delle autorità ecclesiastiche. In questo periodo, alcuni governi iniziarono a vedere nel gioco d’azzardo una fonte di entrate, aprendo la strada alla tassazione e alla gestione controllata.
Con il Rinascimento e l’avvento di una società più laica, il gioco d’azzardo conobbe una nuova popolarità, soprattutto nelle corti reali e nelle case aristocratiche, dove divenne un passatempo raffinato. Fu in questo periodo che nacquero le prime lotterie statali, come quella istituita a Venezia nel XVI secolo, che servivano non solo a intrattenere, ma anche a finanziare progetti pubblici.
Nel XVIII e XIX secolo, l’espansione del gioco d’azzardo si intrecciò con lo sviluppo economico e tecnologico. Le case da gioco e i casinò iniziarono a essere istituzionalizzati, diventando parte integrante della vita urbana in città come Monte Carlo e Las Vegas. Le leggi continuarono ad adattarsi, oscillando tra divieti severi e normative volte a sfruttare i benefici economici del settore. Allo stesso tempo, emerse una crescente consapevolezza dei problemi sociali legati al gioco, come la dipendenza e le truffe, portando alla nascita di organismi di vigilanza e alla promozione di pratiche di gioco responsabile.
Oggi, il panorama legislativo del gioco d’azzardo varia ampiamente a livello globale. Alcuni paesi hanno abbracciato una regolamentazione rigorosa e trasparente, mentre altri ne mantengono il divieto per motivi religiosi o culturali. Con l’avvento del gioco online, nuove sfide si sono presentate, richiedendo un aggiornamento costante delle normative per affrontare questioni legate alla sicurezza, alla privacy e alla protezione dei consumatori.
LE LEGGI SUL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA
In Italia, il gioco d’azzardo è regolamentato da un complesso sistema di leggi e decreti finalizzato a garantire sia la trasparenza e la sicurezza delle attività di gioco, sia la protezione dei consumatori. Il principale ente di regolamentazione è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che si occupa di supervisionare tutte le forme di gioco d’azzardo, compresi i casinò, le lotterie, le scommesse sportive e i giochi online. L’obiettivo delle normative è duplice: da un lato prevenire frodi, riciclaggio di denaro e altre attività illecite; dall’altro, assicurare che il gioco rimanga un’attività controllata e responsabile.
DISPOSIZIONI DI LEGGE
Tutte le disposizioni di legge esprimono la regola generale secondo cui il Gioco d’Azzardo non è consentito e non è suscettibile di tutela.
L’articolo 721 del CODICE PENALE definisce cosa debba intendersi per Gioco d’Azzardo:
“Sono giochi d’azzardo quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria”.
Gli articoli 718 e 719 del Codice Penale configurano fattispecie di reato relative sia all’esercizio (organizzazione) sia alla partecipazione al gioco d’azzardo, sancendone le rispettive sanzioni. L’articolo 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.) del 1931 qualificava come illecito penale l’utilizzo o l’installazione di apparecchi semiautomatici o elettronici destinati al gioco d’azzardo.
Tuttavia, nel corso del tempo, tali disposizioni hanno subito deroghe e integrazioni tramite interventi legislativi che hanno introdotto eccezioni.
Il Regio Decreto Legislativo n. 636 del 27 aprile 1924 autorizzava, ad esempio, l’esercizio del gioco d’azzardo nei casinò di Campione d’Italia, Sanremo, Saint Vincent e Venezia, riconoscendo a tali case da gioco uno status legale.
Parallelamente, il Regio Decreto Legislativo n. 1933 del 19 ottobre 1938 vietava ai privati l’organizzazione del gioco del Lotto e delle lotterie nazionali, riservandone la gestione esclusivamente allo Stato, sancendo così la nascita del monopolio statale sul settore.
La centralizzazione della gestione statale fu formalizzata con l’istituzione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), istituita con il Regio Decreto-Legge n. 2258 dell’8 dicembre 1927. Questo ente, originariamente dedicato ai monopoli di sali, tabacchi e chinino di Stato, progressivamente assunse competenze nel settore del gioco pubblico: a partire dal 1988 con le lotterie nazionali, nel 1994 con il gioco del Lotto e le lotterie istantanee, e dal 2000 con la gestione del Bingo.
La transizione culminò con il Decreto-Legge n. 87 del 27 giugno 2012, che trasferì le competenze dell’AAMS all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, consolidando la supervisione statale sul gioco d’azzardo.
In ambito giurisprudenziale, la sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 1985 sottolineò l’evidente disorganicità della normativa vigente in materia di istituzione e gestione delle case da gioco. La Corte, pur invitando il legislatore a predisporre una disciplina unitaria e organica su scala nazionale, riconobbe come legittima la depenalizzazione del gioco d’azzardo, argomentando che i proventi derivanti da tali attività costituiscono entrate dello Stato destinate al finanziamento di interventi di pubblica utilità.
Successivamente, con la Legge n. 133 del 13 maggio 1999, il legislatore disciplinò ulteriormente il settore, conferendo al Ministero delle Finanze il potere di introdurre nuovi giochi e scommesse. In attuazione di tale norma, i decreti ministeriali del 2000 istituirono il Bingo e il “TotoBingol”, mentre un decreto del 2001 innalzò il limite massimo di giocata per il gioco del Lotto.
L’articolo 110 del T.U.L.P.S., pur mantenendo la formulazione originaria, è stato frequentemente modificato da interventi normativi successivi, soprattutto in ambito finanziario. La Legge n. 266 del 2005 (Legge Finanziaria per il 2006) trasformò la fattispecie di utilizzo e installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo da illecito penale ad illecito amministrativo. In particolare, i commi 6, 7 e 9 dello stesso articolo vengono costantemente aggiornati per precisare i requisiti degli apparecchi destinati al gioco lecito e le sanzioni amministrative applicabili ai trasgressori.
Nonostante i molteplici interventi normativi, l’assenza di una regolamentazione organica e sistematica del gioco d’azzardo, evidenziata dalla Corte Costituzionale, non è stata ancora colmata. Il Decreto-Legge Balduzzi del 2012, convertito in legge, ha introdotto disposizioni mirate al contrasto della ludopatia, ma non ha affrontato in modo strutturale la disciplina generale del settore del gioco d’azzardo.
SISTEMI DI PREVENZIONE A TUTELA DEI GIOCATORI
Per proteggere i cittadini dagli effetti negativi del gioco d’azzardo, le normative italiane includono diverse misure specifiche:
- Limiti di accesso e controllo: gli operatori sono tenuti a verificare l’identità dei giocatori per prevenire l’accesso da parte dei minori.
- Strumenti di autoregolazione: i giocatori possono impostare limiti di spesa e di tempo, oppure richiedere l’auto-esclusione dalle attività di gioco, sia online che nei punti fisici.
- Informazione e consapevolezza: tutte le piattaforme devono esporre chiaramente i rischi legati al gioco d’azzardo, con messaggi che scoraggiano comportamenti problematici.
I CASINÒ
In Italia, i casinò sono presenti solo in località selezionate: Venezia, Sanremo, Campione d’Italia e Saint-Vincent. Questa limitazione geografica riflette un approccio restrittivo da parte dello Stato, che vede nel controllo centralizzato un mezzo per ridurre i rischi sociali legati al gioco.
I casinò operano sotto rigide normative che riguardano la sicurezza delle operazioni, la trasparenza nelle transazioni finanziarie e l’integrità del gioco stesso.
Inoltre, ogni casinò deve contribuire con una parte delle proprie entrate alle casse pubbliche, rendendo il settore una significativa fonte di reddito per lo Stato. Questi luoghi non sono solo centri di intrattenimento, ma anche attrazioni turistiche di rilievo, in particolare a Venezia, dove il casinò è situato in un palazzo storico.
LE LOTTERIE E LE SCOMMESSE
Le lotterie, come il celebre SuperEnalotto, rappresentano una delle forme più popolari di gioco d’azzardo in Italia. Queste attività sono interamente gestite dallo Stato, che utilizza parte dei proventi per finanziare iniziative pubbliche, tra cui progetti culturali, infrastrutturali e sociali. La gestione statale garantisce un controllo completo sulla legalità e sulla trasparenza delle estrazioni.
Le scommesse sportive e quelle su altri eventi, come manifestazioni culturali o politiche, sono un altro settore in forte crescita. Gli operatori devono essere autorizzati dall’ADM e rispettare norme precise per assicurare l’equità delle scommesse e la tutela dei giocatori.
Negli ultimi anni, il settore delle scommesse online ha registrato una crescita straordinaria, complice la maggiore diffusione di piattaforme digitali e la crescente popolarità dello sport come fenomeno globale. Per far fronte a questa espansione, le normative italiane si sono evolute, introducendo meccanismi per monitorare le operazioni online e prevenire fenomeni come il gioco minorile o il riciclaggio di denaro.
I GIOCHI ONLINE
Il gioco d’azzardo online è oggi uno dei segmenti più dinamici e regolamentati del settore. Gli operatori devono ottenere una specifica licenza dall’ADM, che verifica la conformità a rigidi standard tecnici, di sicurezza informatica e di protezione dei dati. Le piattaforme devono inoltre fornire strumenti che promuovano il gioco responsabile, come limiti personalizzabili di spesa e tempo, oltre a opzioni di auto-esclusione per i giocatori che desiderano prendersi una pausa.
Un altro aspetto cruciale è la lotta alla dipendenza dal gioco. Le leggi italiane prevedono campagne di sensibilizzazione e il finanziamento di programmi di supporto per coloro che sviluppano una dipendenza. Tra le iniziative più rilevanti figurano i servizi di consulenza psicologica e l’accesso a risorse online per monitorare le abitudini di gioco.
INNOVAZIONI E SFIDE FUTURE
Il settore del gioco d’azzardo in Italia si trova oggi al centro di una profonda trasformazione, alimentata dall’introduzione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA), la blockchain e i sistemi di analisi dei big data.
Questi strumenti promettono di rivoluzionare il settore, migliorando la sicurezza, la trasparenza e l’efficienza delle operazioni. L’intelligenza artificiale, ad esempio, può essere utilizzata per monitorare in tempo reale i comportamenti dei giocatori, identificando potenziali segnali di dipendenza e intervenendo in modo tempestivo. Allo stesso tempo, la blockchain offre la possibilità di garantire una tracciabilità completa delle transazioni, riducendo il rischio di frodi e riciclaggio di denaro.
Queste innovazioni, tuttavia, introducono nuove complessità a livello normativo. Il legislatore italiano è chiamato a sviluppare un quadro regolamentare aggiornato e flessibile, capace di governare l’uso delle nuove tecnologie senza soffocare l’innovazione.
Ad esempio, l’utilizzo dell’IA solleva interrogativi etici e legali legati alla privacy dei dati personali, mentre l’adozione della blockchain richiede standard tecnici condivisi e riconosciuti a livello internazionale.
Un’altra sfida rilevante è rappresentata dalla crescente globalizzazione del gioco d’azzardo online. L’interconnessione digitale ha ampliato l’accesso a operatori internazionali non autorizzati, che spesso sfuggono ai controlli delle autorità italiane. Questo fenomeno non solo sottrae entrate fiscali al Paese, ma pone anche rischi significativi per i consumatori, che possono essere esposti a truffe o a piattaforme non conformi agli standard di sicurezza italiani. Per contrastare tali minacce, sarà necessario rafforzare la cooperazione internazionale e dotarsi di strumenti tecnologici avanzati per monitorare e bloccare i siti non autorizzati.
LA DIPENDENZA DAL GIOCO
La dipendenza dal gioco d’azzardo, o ludopatia, rappresenta una sfida sociale e sanitaria di notevole rilevanza. Si tratta di una condizione che non solo compromette il benessere psicologico ed emotivo di chi ne soffre, ma può avere ripercussioni devastanti sul piano economico, lavorativo e familiare. In Italia, la crescente attenzione verso questo problema ha portato all’adozione di leggi e iniziative mirate a prevenirlo e gestirlo in modo efficace.
Le normative italiane si concentrano su tre pilastri principali: regolamentazione, prevenzione e supporto. Gli operatori di gioco sono obbligati a rispettare linee guida rigorose per garantire un’esperienza di gioco sicura e responsabile.
Tra le misure più significative, vi è l’obbligo di informare i giocatori sui rischi connessi al gioco d’azzardo, l’implementazione di strumenti per impostare limiti di spesa personalizzati e la possibilità di auto-escludersi temporaneamente o permanentemente dalle piattaforme di gioco. Queste strategie non solo tutelano i giocatori, ma mirano anche a ridurre l’accesso incontrollato, soprattutto nei gruppi più vulnerabili.
In parallelo, il Sistema Sanitario Nazionale offre un ampio ventaglio di servizi per il trattamento della dipendenza. I centri specializzati mettono a disposizione percorsi terapeutici personalizzati, che includono terapia cognitivo-comportamentale, supporto psicologico individuale e familiare, e programmi di riabilitazione sociale. Inoltre, si promuove la formazione di operatori qualificati per riconoscere e intervenire precocemente nei casi di dipendenza, favorendo una diagnosi tempestiva.
Un aspetto cruciale della prevenzione riguarda l’educazione e la sensibilizzazione. Campagne mirate e programmi scolastici aiutano a informare la popolazione, specialmente i giovani, sui pericoli del gioco d’azzardo e sulle strategie per mantenere un rapporto sano con esso.
IL RUOLO DELL’AVVOCATO NELLA GESTIONE LEGALE DELLE SITUAZIONI DI GAP
L’intervento dell’avvocato nelle situazioni connesse al Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) assume rilevanza in diversi ambiti giuridici.
In ambito civile, il legale può assistere il cliente nella gestione delle problematiche patrimoniali, come la rinegoziazione del debito o la tutela contro eventuali pratiche illecite di recupero crediti, nonché promuovere procedimenti di interdizione o inabilitazione qualora la dipendenza abbia compromesso la capacità di agire del soggetto.
Può altresì richiedere la nomina di un amministratore di sostegno ai sensi dell’art. 404 c.c., per la salvaguardia degli interessi patrimoniali e personali del giocatore.
In sede penale, l’avvocato può fornire difesa nel caso di reati eventualmente connessi al gioco, quali truffa, appropriazione indebita o insolvenza fraudolenta, valorizzando la condizione patologica del cliente come possibile attenuante, ai sensi dell’art. 90 c.p. (stato di incapacità).
Inoltre, l’avvocato può svolgere un ruolo nella tutela dei familiari del soggetto affetto da GAP, ad esempio promuovendo azioni di tutela patrimoniale o ricorrendo agli strumenti previsti per la protezione delle persone economicamente danneggiate.
Infine, l’assistenza legale può integrarsi con interventi multidisciplinari, collaborando con professionisti sanitari e sociali per favorire percorsi di recupero, contemperando la difesa dei diritti del cliente con l’interesse generale al contenimento degli effetti negativi della dipendenza.
CONCLUSIONE
In conclusione, riportiamo una celebre citazione di Herbert Prochnow:
“Il gioco d’azzardo è la sola attività in cui si può vincere cento volte senza mai sentirsi ricchi,
ma si può perdere una volta sola per sentirsi poveri.”
Catalina Bargan
BIBLIOGRAFIA
https://www.treccani.it/enciclopedia/giochi-d-azzardo_(Enciclopedia-dei-ragazzi)