
ABSTRACT
Il presente articolo vuole argomentare l’introduzione e la regolamentazione delle criptovalute le quali presentano sfide significative ma offrono anche opportunità uniche per il settore bancario italiano. Si esaminerà nello specifico l’importanza delle valute digitali, che negli ultimi anni hanno rivoluzionato il panorama finanziario globale.
Cosa sono le criptovalute?
Il mercato delle cripto-attività viene sviluppato da Satoshi Nakamoto nel 2008, il quale ha avuto una rapida evoluzione, raggiungendo una capitalizzazione di 2.000 miliardi di dollari nel 2021, ma con forte volatilità, scendendo a 1.300 miliardi nel 2022.
Le criptovalute sono rappresentazioni digitali di valore che possono essere utilizzate come mezzo di pagamento o investimento. Esistono esclusivamente online e non hanno un corrispettivo fisico. Vengono scambiate su piattaforme digitali usando valute tradizionali. Offrono vantaggi come rapidità nelle transazioni, efficienza economica e inclusione finanziaria, ma comportano anche rischi legati alla volatilità e alla sicurezza informatica.
Che cos’è il bitcoin?
Il Bitcoin è una criptovaluta decentralizzata creata nel 2009, che consente transazioni sicure e anonime senza intermediari come le banche. Funziona su una rete distribuita chiamata blockchain, dove tutte le transazioni sono registrate pubblicamente. Ha un’offerta limitata a 21 milioni di unità e il suo valore è molto volatile.
I Bitcoin vengono generati attraverso il mining, un processo che richiede potenza computazionale per risolvere problemi matematici complessi. Le transazioni sono sicure grazie alla crittografia, ma la perdita delle chiavi private comporta la perdita definitiva dei fondi.
Che cos’è il Blockchain?
La blockchain è una tecnologia di registro distribuito che permette di gestire transazioni e dati in modo decentralizzato, senza la necessità di un’autorità centrale. È composta da blocchi di dati collegati tra loro tramite crittografia, rendendo ogni modifica impossibile senza alterare tutta la catena. Questo garantisce immutabilità e sicurezza.
Cosa sono i token
Un token è un’unità digitale che rappresenta un asset o una funzione specifica in un ecosistema blockchain. Può essere usato per accedere a servizi, rappresentare proprietà o come mezzo di scambio.
Esistono diverse tipologie di token:
- Utility Token: permette l’accesso a servizi o prodotti su una piattaforma blockchain.
- Security Token: rappresenta diritti su asset reali, regolato come un titolo finanziario.
- Stablecoin: ha un valore stabile legato a una valuta fiat o altro asset.
- NFT: token unico che rappresenta beni digitali o fisici non intercambiabili.
I token sono creati tramite smart contract su piattaforme blockchain come Ethereum.
Cos’è Ethereum:
Ethereum è una piattaforma decentralizzata basata su blockchain, che permette di creare contratti intelligenti (smart contracts) e applicazioni decentralizzate (dApps).
È stata lanciata nel 2015, e per utilizzarla è richiesta la criptovaluta Ether (ETH) la quale serve per pagare le transazioni e le operazioni sulla rete.
Ethereum è altamente programmabile, supportando applicazioni complesse, e si distingue per la sua decentralizzazione e automazione attraverso i contratti intelligenti, riducendo la necessità di intermediari in vari settori. È fondamentale per il mondo della finanza decentralizzata (DeFi) e degli NFT.
La necessità di una regolamentazione
La diffusione delle criptovalute richiede una regolamentazione efficiente e ottimale per garantire la trasparenza, proteggere i consumatori e stabilire regole di mercato chiare. La mancanza di norme precise favorisce attività illecite, come il riciclaggio di denaro e la frode, e crea incertezze per gli investitori e per il sistema finanziario globale. Inoltre, una normativa ben definita potrebbe promuovere l’innovazione tecnologica, integrando le criptovalute nel sistema finanziario tradizionale in modo sicuro e controllato.
Applicabilita’ del regolamento MiCA
Il Decreto Legislativo n. 129 del 5 settembre 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 215 del 13 settembre 2024, il quale adegua la normativa nazionale al Regolamento (UE) 2023/1114 (noto anche come MICAR), relativo ai mercati delle cripto-attività.
Il Regolamento MICA sarà applicabile a partire dal 30 dicembre 2024, fatta eccezione per le disposizioni di cui ai Titoli III e IV relative ai token collegati ad attività (asset-referenced token – ART) e ai token di moneta elettronica (e-money token – EMT), che è entrata in vigore dal 30 giugno 2024.
Il MiCA
Nome completo Markets in Crypto-Assets, rappresenta un regolamento dell’Unione Europea finalizzato alla creazione di un quadro normativo uniforme e trasparente per le cripto-attività all’interno del mercato europeo. Approvato nel 2023, il regolamento MiCA si applica a tutti gli Stati membri dell’UE e introduce una serie di norme volte a migliorare la trasparenza, la sicurezza e la tutela degli investitori nel settore delle criptovalute.
I punti rilevanti del regolamento MiCA:
Classificazione delle cripto-attività
Il MiCA distingue tra diverse tipologie di cripto-attività, tra cui:
- Asset-Referenced Tokens (ART): cripto-attività ancorate a un paniere di valute o asset (simili alle stablecoin).
- E-Money Tokens (EMT): cripto-attività collegate a una singola valuta fiat.
- Altre Cripto-attività: token che non rientrano nelle categorie precedenti (come Bitcoin ed Ethereum).
1. Obblighi di trasparenza per gli emittenti
Gli emittenti di cripto-attività sono tenuti a pubblicare un white paper contenente informazioni dettagliate sui rischi e le caratteristiche del token. Tale documento deve essere approvato dalle autorità competenti e reso disponibile agli investitori, garantendo così la massima trasparenza.
2. Tutela degli investitori
Il regolamento MiCA introduce misure rigorose per la protezione dei consumatori. In particolare:
- Gli operatori devono separare i fondi dei clienti dai propri asset, riducendo il rischio di perdite in caso di fallimento dell’operatore.
- È prevista la copertura assicurativa per determinati rischi operativi, come la custodia delle cripto-attività.
3. Autorizzazione e vigilanza
Gli operatori di cripto-attività, come exchange e fornitori di wallet, devono ottenere una licenza per operare all’interno dell’Unione Europea. Le autorità nazionali competenti, come la CONSOB in Italia, saranno responsabili della supervisione e del rilascio delle autorizzazioni.
Inoltre, viene rafforzata la sorveglianza contro pratiche illecite, quali l’insider trading e la manipolazione del mercato.
4. Sanzioni
Il MiCA prevede sanzioni severe per chi opera senza autorizzazione o non rispetta le normative. Le multe possono raggiungere cifre considerevoli, fino a diversi milioni di euro, in base alla gravità delle infrazioni
5. Regolamentazione delle stablecoin
Il regolamento stabilisce restrizioni specifiche per gli emittenti di stablecoin (ART e EMT), imponendo requisiti di riserve adeguate e obblighi patrimoniali volti a garantire la stabilità. Le stablecoin di larga diffusione possono essere soggette a una vigilanza più stringente, a seconda del loro impatto sul mercato.
6. Normative antiriciclaggio (AML)
Gli operatori sono obbligati a rispettare le normative europee in materia di antiriciclaggio, adottando procedure di identificazione della clientela (KYC – Know Your Customer) e segnalando eventuali transazioni sospette alle autorità competenti.
7. Fasi di implementazione
Nonostante l’approvazione del MiCA, la sua completa attuazione avverrà progressivamente. Le nuove norme entreranno in vigore tra il 2024 e il 2025, prevedendo un periodo di transizione per consentire agli operatori di conformarsi ai requisiti normativi.
In Italia
L’Italia sta attraversando una fase di importanti cambiamenti normativi per quanto riguarda le criptovalute, grazie all’adozione del regolamento MiCA dell’Unione Europea, recepito tramite un nuovo decreto legislativo del 2024. Questo decreto introduce regole più stringenti per l’emissione e la gestione delle cripto-attività e mira a garantire una maggiore trasparenza e sicurezza per i consumatori.
PRINCIPALI NOVITÀ:
- Autorizzazione degli operatori:
Gli exchange, i fornitori di portafogli digitali e altri operatori di servizi cripto devono ora ottenere una licenza dalla CONSOB per operare in Italia. Ciò garantisce che solo soggetti qualificati e rispettosi delle normative possano fornire servizi legati alle criptovalute.
- Sanzioni più severe:
Il decreto prevede sanzioni pecuniarie molto elevate, fino a 5 milioni di euro, per chi opera illegalmente o viola le normative. Sono previste anche sanzioni penali con pene detentive fino a 4 anni per casi di abusivismo e mancanza di autorizzazione.
- Trasparenza e tutela dei consumatori:
Gli emittenti di token devono pubblicare un white paper, un documento che fornisce informazioni chiare e dettagliate sui rischi e le caratteristiche del progetto. Questo white paper deve essere approvato dalle autorità prima di essere reso pubblico, rafforzando così la protezione degli investitori.
- Separazione dei patrimoni:
Per proteggere gli utenti, le criptovalute detenute dai clienti devono essere custodite separatamente dai fondi degli operatori. Inoltre, sono introdotti requisiti patrimoniali per gli operatori al fine di garantire la copertura delle operazioni.
- Vigilanza e collaborazione tra autorità:
La Banca d’Italia e la CONSOB avranno un ruolo cruciale nella vigilanza e regolamentazione del mercato, con l’obiettivo di prevenire abusi di mercato e garantire la stabilità del sistema.
Integrazione con il sistema finanziario tradizionale
La regolamentazione delle criptovalute permette una maggiore integrazione tra il sistema finanziario tradizionale e le nuove tecnologie. Le banche possono collaborare con startup e aziende fintech per sviluppare soluzioni ibride che combinino i vantaggi delle criptovalute con la stabilità e la sicurezza del sistema bancario tradizionale.
Le aziende Fintech
Le fintech, nate dalla combinazione di “financial” e “technology”, sono aziende che utilizzano la tecnologia per offrire servizi finanziari innovativi. Operano nel settore finanziario digitale per ottimizzare, automatizzare e migliorare l’efficienza dei servizi tradizionali.
I servizi che offre sono:
- Pagamenti digitali
- Prestiti peer-to-peer
- Consulenza finanziaria automatizzata
- Criptovalute e blockchain
- Insurtech
- Regtech
Le fintech riducono i costi, semplificano i processi e offrono esperienze più veloci e user-friendly rispetto alle banche tradizionali.
Conclusione
“Le criptovalute promettono trasformazioni straordinarie, ma il loro valore reale dipende dalla saggezza e dalla pazienza di chi le maneggia”