
ABSTRACT: Il presente articolo vuole fornire una prima analisi della normativa italiana ed europea relativa alle auto a guida autonoma, esaminando le principali disposizioni legislative che regolano lo sviluppo e l’implementazione di veicoli autonomi. Il tema della responsabilità rimane una questione centrale in fase di sviluppo.
INTRODUZIONE
Nel panorama della mobilità del 21° secolo, le auto a guida autonoma stanno emergendo come una delle innovazioni più rivoluzionarie e promettenti, con il potenziale di trasformare profondamente il nostro modo di vivere e spostarci.
Tuttavia, questa evoluzione tecnologica, che solleva sfide e opportunità, richiede una normativa aggiornata ed efficiente per garantire che l’introduzione di veicoli autonomi avvenga in un contesto di sicurezza, responsabilità e rispetto dei diritti degli utenti della strada.
L’introduzione delle auto a guida autonoma ha necessitato di interventi normativi sia a livello nazionale che internazionale, per disciplinare aspetti tecnici, giuridici e sociali legati alla sicurezza e al funzionamento dei veicoli autonomi.
NORMATIVA ITALIANA SULLE AUTO A GUIDA AUTONOMA
– Decreto Ministeriale n. 70 del 2018
Il Decreto Ministeriale n. 70 del 2018 rappresenta un punto di riferimento fondamentale nella legislazione italiana riguardante i veicoli a guida autonoma.
Esso stabilisce un quadro normativo per la sperimentazione su strada di veicoli autonomi in Italia, specificando le modalità, le procedure e i requisiti tecnici per ottenere le necessarie autorizzazioni. Questo decreto è concepito per consentire che i test dei veicoli autonomi siano condotti in un ambiente controllato e sicuro, minimizzando i rischi per la sicurezza stradale e per i cittadini.
Le autorità italiane hanno adottato un approccio rigoroso per la sperimentazione dei veicoli autonomi, insistendo sulla necessità di testare in condizioni reali solo dopo aver garantito che i veicoli soddisfino elevati standard di sicurezza.
– Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017)
La Legge di Bilancio 2018 ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo della mobilità innovativa in Italia. Tra le sue disposizioni, è stato introdotto il concetto di “smart roads”, ovvero strade intelligenti equipaggiate con tecnologie avanzate in grado di supportare e favorire la guida autonoma. Questa legge non solo ha previsto investimenti per lo sviluppo di infrastrutture adatte alla mobilità automatizzata, ma ha anche stanziato fondi per il finanziamento di progetti di ricerca e innovazione nel settore della mobilità sostenibile e intelligente. Questo approccio visionario dimostra l’intento dell’Italia di posizionarsi come uno dei protagonisti europei nella rivoluzione della mobilità autonoma.
– Codice della Strada (D.Lgs. n. 285 del 1992)
Il Codice della Strada italiano, in vigore dal 1992, è ancora centrato sull’obbligo di avere un conducente umano alla guida. Tuttavia, con l’avvento delle tecnologie per la guida autonoma, il legislatore italiano sta lavorando per modificare e aggiornare il Codice della Strada, in modo da consentire la circolazione di veicoli senza conducente.
Questo cambiamento è fondamentale per integrare senza intoppi i veicoli autonomi nel traffico quotidiano e per definire chi è responsabile in caso di incidente, nonché per stabilire le condizioni di sicurezza necessarie per la circolazione dei veicoli autonomi sulle strade italiane.
NORMATIVA EUROPEA
– Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI ACT)
Nel 2021, la Commissione Europea ha introdotto una proposta di Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), un provvedimento che si propone di stabilire regole comuni per l’uso dell’intelligenza artificiale in Europa. L’AI Act include disposizioni specifiche per i sistemi di guida autonoma, stabilendo requisiti di trasparenza, responsabilità e sicurezza per i sistemi di IA utilizzati nei veicoli autonomi.
Il regolamento mira a garantire che i sistemi di IA, soprattutto quelli impiegati in veicoli autonomi, operino in modo sicuro e senza causare danni agli utenti della strada. Si tratta di una normativa di fondamentale importanza, poiché i veicoli autonomi dipendono in larga misura da algoritmi di intelligenza artificiale, e garantire la loro sicurezza è un tema centrale nel dibattito pubblico e legislativo.
– Regolamento (UE) 2019/2144
Dal 2022, il Regolamento (UE) 2019/2144 ha imposto che tutti i nuovi veicoli immatricolati nell’Unione Europea siano dotati di tecnologie di assistenza alla guida avanzate (ADAS), inclusi sistemi di frenata automatica di emergenza e di mantenimento della corsia.
Questo regolamento rappresenta una tappa fondamentale verso l’integrazione dei veicoli autonomi nelle strade europee, poiché ha introdotto obblighi per migliorare la sicurezza dei veicoli prima che possano essere completamente autonomi. Sebbene non imponga ancora la piena automazione della guida, è un passo decisivo verso l’adozione di tecnologie che prepareranno il terreno per i veicoli a guida completamente autonoma.
– Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale (1968, emendata nel 2016)
La Convenzione di Vienna sulla Circolazione Stradale, che regola le norme di circolazione internazionale dei veicoli, è stata modificata nel 2016 per consentire l’uso di sistemi di guida automatizzati, a condizione che sia possibile intervenire manualmente, disattivando il sistema autonomo e prendendo il controllo del veicolo.
Questo emendamento è di grande rilevanza per l’introduzione dei veicoli autonomi nelle strade internazionali, poiché stabilisce una base giuridica per l’automazione dei veicoli a livello globale, pur mantenendo una supervisione umana in caso di necessità.
– Regolamento UNECE N. 157
Il Regolamento UNECE n. 157, emanato dalla Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa, stabilisce le norme per i sistemi di guida automatizzati di livello 3, che consentono ai veicoli di operare senza intervento umano in determinate condizioni.
Questo regolamento è cruciale per la standardizzazione dei veicoli autonomi, poiché definisce i criteri di sicurezza e i test necessari per la circolazione di veicoli a guida autonoma in Europa.
L’introduzione di veicoli di livello 3 potrebbe rappresentare una delle fasi più avanzate della guida autonoma, riducendo significativamente la necessità di un conducente umano in circostanze specifiche.
RESPONSABILITÀ E SICUREZZA
Uno degli aspetti più complessi legati alla guida autonoma è quello della responsabilità in caso di incidente. L’introduzione di veicoli senza conducente solleva interrogativi su chi debba essere ritenuto responsabile in caso di malfunzionamento o errore del sistema autonomo. A livello nazionale e europeo, il dibattito si sta concentrando sulla definizione di responsabilità civile e penale.
In Italia, ad esempio, la legge stabilisce che la responsabilità in caso di incidente sia attribuita al proprietario del veicolo, o al produttore, in caso di malfunzionamento del sistema autonomo.
Tuttavia, la questione della responsabilità è ancora in fase di sviluppo, e molte giurisdizioni stanno valutando come adattare le normative esistenti per riflettere l’evoluzione tecnologica dei veicoli autonomi.
La sicurezza è un altro tema centrale nella regolamentazione dei veicoli autonomi. È fondamentale che i sistemi di guida automatizzata siano progettati, testati e certificati per garantire la protezione degli utenti della strada.
Le autorità devono essere in grado di monitorare costantemente le prestazioni dei veicoli autonomi, anche dopo che questi sono stati immessi sul mercato, per prevenire incidenti o malfunzionamenti che possano mettere in pericolo la sicurezza pubblica.
CONCLUSIONE
In conclusione, si riporta una celebre citazione di Elon Musk:
“L’automazione non è solo una questione di efficienza, riguarda la sicurezza. Se riesci a costruire un veicolo che non può mai sbagliare, allora l’incidente non accadrà più.”
Bibliografia:
autonoma-in-ue-dalla-fantascienza-alla-realta
https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/expert-group-ai
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:ministero.economia.e.finanze:decreto:2018-05-03;70
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=OJ:L_202401689
Catalina Bargan